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Mongolia

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Viaggio fotografico Accompagnatore del viaggio Roberto Gabriele

Roberto è la parte razionale e imprenditoriale, ma anche un po' visionaria di Viaggio Fotografico, che nasce proprio da una sua intuizione nel lontano 2013. Chiude il suo studio fotografico, si trasferisce da Latina a Roma e cambia vita. Ama le sfide, i numeri e le mappe, e non farebbe mai a meno delle sue scarpe super comode che lo accompagnano ovunque! Instancabile, viaggiare per lui è un modo di essere, uno stile di vita, un bisogno primario insito nella sua natura di fotografo. Trovare soluzioni impossibili è per lui un gioco divertente adatto ad un bambinone di 54 anni che non si stanca mai di imparare dalla vita.

Gli infiniti orizzonti del Deserto del Gobi Cultura e Natura per questo Viaggio Fotografico

La Mongolia

Torneremo in Mongolia per il secondo anno di seguito, e vista l’esperienza fatta, anche anche il capogruppo Roberto Gabriele sarà lo stesso della prima edizione. Torneremo in queste terre sconfinate talmente grandi che spesso nelle enormi praterie non ci sono neanche le piste da seguire: gli autisti si orientano seguendo con la loro esperienza le cime delle montagne per arrivare a destinazione.

Il Gobi sarà la meta principale del nostro Viaggio Fotografico, un deserto enorme che si estende nel sud del Paese, verso i confini con la Cina. Rimarrai sconvolto per la vastità dello spazio e delle distanze. Ma a differenza di altri deserti nel mondo, qui ci sono insediamenti urbani, piccoli villaggi isolati nel nulla che sono il riferimento per tutti i nomadi che vivono da quelle parti. Queste cittadine sono dei posti incredibili da fotografare: poche case, un ristorantino, un emporio che vende di tutto e un benzinaio. In questi piccoli agglomerati non c’è assolutamente nulla di rilevante, di turistico, nessun monumento, nessuna architettura particolare, ma noi fotografi sapremo invece trovare il fascino dell’estremo che si prova in luoghi come questi. Un grande reportage tra la gente che vive ai confini del mondo, a centinaia di chilometri dalle città vere.

I mongoli sono quasi tutti nomadi. Vivono tutto l’anno con il bestiame nelle loro tende in mezzo alle praterie, nella steppa, sulle montagne. Le tende sono luoghi pulitissimi, riscaldati, con servizi essenziali, ma sono case a tutti gli effetti: ci vivono con una grandissima dignità e per scelta consapevole, non per motivi di ristrettezze economiche. Visiteremo e fotograferemo queste persone dove vivono, dove mangiano, come lavorano con le loro mandrie, i loro greggi. Non saranno visite turistiche già preconfezionate, cercheremo di volta in volta dei luoghi in cui entrare, riuscire ad improvvisare situazioni del genere con la Guida e il Capogruppo fa parte dell’Organizzazione di questo viaggio.

Prima di tornare alla Capitale, passeremo per le valli di Kharkhorin dove ci soffermeremo per una intera giornata ad approfondire i monasteri buddisti di rito tibetano che sono da queste parti. Gli incontri con i monaci, la conoscenza dei luoghi e dei riti sono una delle parti meglio riuscite della prima edizione del nostro Viaggio Fotografico. La vestizione, le cerimonie, lo stile di vita e le preghiere dei monaci con i loro abiti colorati sono un soggetto fotografico interessantissimo.

Infine per chi vuole un itinerario completo ed esaustivo, per poter dire di aver visto davvero tutto in Mongolia, ci sarà dopo la fine di questo primo tour l’estensione facoltativa al Festival delle Aquile: un Viaggio a se stante, una grande esperienza di viaggio ancora più a contatto con la gente per un reportage antropologico di rara bellezza. Centinaia di persone si incontrano con i loro vestiti tipici di pelliccia tra i Monti Altai per gareggiare in prove di abilità e di caccia delle loro aquile addestrate. Segui il link e avrai tutti i dettagli anche di questa fantastica esperienza.

Descrizione

La Mongolia

Torneremo in Mongolia per il secondo anno di seguito, e vista l’esperienza fatta, anche anche il capogruppo Roberto Gabriele sarà lo stesso della prima edizione. Torneremo in queste terre sconfinate talmente grandi che spesso nelle enormi praterie non ci sono neanche le piste da seguire: gli autisti si orientano seguendo con la loro esperienza le cime delle montagne per arrivare a destinazione.

Il Gobi sarà la meta principale del nostro Viaggio Fotografico, un deserto enorme che si estende nel sud del Paese, verso i confini con la Cina. Rimarrai sconvolto per la vastità dello spazio e delle distanze. Ma a differenza di altri deserti nel mondo, qui ci sono insediamenti urbani, piccoli villaggi isolati nel nulla che sono il riferimento per tutti i nomadi che vivono da quelle parti. Queste cittadine sono dei posti incredibili da fotografare: poche case, un ristorantino, un emporio che vende di tutto e un benzinaio. In questi piccoli agglomerati non c’è assolutamente nulla di rilevante, di turistico, nessun monumento, nessuna architettura particolare, ma noi fotografi sapremo invece trovare il fascino dell’estremo che si prova in luoghi come questi. Un grande reportage tra la gente che vive ai confini del mondo, a centinaia di chilometri dalle città vere.

I mongoli sono quasi tutti nomadi. Vivono tutto l’anno con il bestiame nelle loro tende in mezzo alle praterie, nella steppa, sulle montagne. Le tende sono luoghi pulitissimi, riscaldati, con servizi essenziali, ma sono case a tutti gli effetti: ci vivono con una grandissima dignità e per scelta consapevole, non per motivi di ristrettezze economiche. Visiteremo e fotograferemo queste persone dove vivono, dove mangiano, come lavorano con le loro mandrie, i loro greggi. Non saranno visite turistiche già preconfezionate, cercheremo di volta in volta dei luoghi in cui entrare, riuscire ad improvvisare situazioni del genere con la Guida e il Capogruppo fa parte dell’Organizzazione di questo viaggio.

Prima di tornare alla Capitale, passeremo per le valli di Kharkhorin dove ci soffermeremo per una intera giornata ad approfondire i monasteri buddisti di rito tibetano che sono da queste parti. Gli incontri con i monaci, la conoscenza dei luoghi e dei riti sono una delle parti meglio riuscite della prima edizione del nostro Viaggio Fotografico. La vestizione, le cerimonie, lo stile di vita e le preghiere dei monaci con i loro abiti colorati sono un soggetto fotografico interessantissimo.

Infine per chi vuole un itinerario completo ed esaustivo, per poter dire di aver visto davvero tutto in Mongolia, ci sarà dopo la fine di questo primo tour l’estensione facoltativa al Festival delle Aquile: un Viaggio a se stante, una grande esperienza di viaggio ancora più a contatto con la gente per un reportage antropologico di rara bellezza. Centinaia di persone si incontrano con i loro vestiti tipici di pelliccia tra i Monti Altai per gareggiare in prove di abilità e di caccia delle loro aquile addestrate. Segui il link e avrai tutti i dettagli anche di questa fantastica esperienza.

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