Vietnam di Ornella Massa

Raccontare un viaggio con delle immagini: una bella scommessa per un fotoamatore dilettante come me. Ma ci provo perché il viaggio in Vietnam dell’ottobre scorso ha avuto delle particolarità.

La meta era, sulla carta, interessante ma non quanto alcuni paesi limitrofi del sud est asiatico che vantano insigni siti archeologici.

E’ un paese  di antichissime tradizioni ma devastato da guerre che hanno influenzato profondamente il suo sviluppo.

Ci sono grandi e caotiche città con moderni grattacieli che però assomigliano incredibilmente ad altre città di recente sviluppo.

Nonostante tutto ciò, la nostra visita, seppur limitata nel tempo, dodici giorni, ci ha permesso di avvicinarci al cuore profondo del paese e di sentirne il respiro.

Ho avuto conferma delle mie sensazioni leggendo i racconti di Nguyên Huy Thiêp nella raccolta “Vietnam Soul”. Ambientati nei villaggi di montagna lontano dai grandi centri cittadini narrano della lotta quotidiana della gente per vivere, della fatica di affrontare le malattie e il dolore , di soddisfare i normali bisogni.

Storie di piccole comunità si alternano a figure solitarie ma sempre dalla narrazione traspare grande forza e senso di solidarietà.

Nelle mie foto ho privilegiato scatti a uomini e donne in ambiente di lavoro, un’umanità attiva, giovane di età che sprigiona energia vitale e affronta con coraggio le difficoltà della vita. Senza tralasciare anche un momento dedicato al sentimento religioso.

Ornella Massa

Facebook: https://www.facebook.com/ornella.massa.372

 

Ornella Massa intervistata durante il nostro Viaggio Fotografico in Vietnam

https://youtu.be/m0Oxk_YTQ8U

 

Turismo Ecologico in Uzbekistan

Uzbekistan rimuove restrizioni  per il turismo ecologico, estremo e in auto

Secondo il servizio stampa del Comitato Statale per il Turismo della Repubblica dell’Uzbekistan, al fine di creare le condizioni confortevoli per i turisti stranieri e per le strutture ricettive, il Ministero degli Affari Interni della Repubblica dell’Uzbekistan ha annullato l’obbligo di compilare il libro di registrazione e di presentare resoconti cartacei sui turisti da parte degli alberghi e altre strutture turistiche che passano all’utilizzo del sistema informativo “E- Mehmonhona”.

L’introduzione di nuove disposizioni per la registrazione degli ospiti e l’annullamento delle restrizioni sono validi per i turisti che arrivano in Uzbekistan per il turismo ecologico, estremo e per i turisti che viaggiano in auto:

1. Il software “E-Mehmonhona” (E-Hotel) consente di inserire le informazioni necessarie via Internet ed è stato introdotto per la registrazione rapida e pratica degli ospiti negli alberghi e altre strutture ricettive.

2. È stata semplificata la procedura di registrazione per i turisti stranieri durante i tour ecologici o viaggi in auto nel paese, trasferendola in un formato elettronico. Gli elenchi elettronici di turisti completi di estremi del passaporto, presentati dagli operatori turistici, comprensivi degli itinerari, soste di pernottamento durante i viaggi, saranno equiparati al permesso di soggiorno temporaneo se:

a) accompagnati da guida turistica o da istruttore all’interno del tour organizzato dall’agenzia turistica al di fuori delle aree popolate, se il tour o parte di esso non supera i dieci giorni;

b) da stranieri su auto privata, in motocicletta, in bicicletta, a piedi o in gruppo su autobus del tour organizzato dall’agenzia turistica.

3. “Campeggio”, “mezzo di trasporto, convertito in alloggio per il pernottamento” sono stati inclusi nella categoria “struttura ricettiva”.

I turisti stranieri, in sostanza, non sono più soggetti alle restrizioni in caso di viaggi attraverso le montagne, steppe e deserti dell’Uzbekistan e se arrivano con un mezzo di trasporto, attrezzato di posti letti o con la roulotte.

Cuba

Cuba: attimi di vita

Descrivere cuba in poche parole è molto difficile. Conosciuta spesso per le meravigliose spiagge bianche, il mare cristallino, i sigari ed il rum… Cuba è molto di più! Atterrati all’havana, Trinidad o qualsiasi altra città cubana, sembra quasi di aver viaggiato su una macchina del tempo che ci ha riportato in un’altra epoca, completamente lontana dalla nostra realtà: gli anni 50. Una città vecchia, con edifici molto vecchi, decadenti. Una città vecchia, eppure così viva, così movimentata sin dalle prime ore del mattino. Persone semplici che conducono una vita perfettamente normale in una città senza tempo. Ma è proprio questo che mi ha affascinato. Spesso, noi appassionati di fotografia, siamo attratti da eventi straordinari e insoliti e non ci accorgiamo di quanta bellezza abbiamo intorno a noi, anche semplicemente nei piccoli gesti delle persone, nei loro occhi, nei loro sorrisi. E’ stato questo l’obiettivo del mio viaggio fotografico, ritrarre la vita quotidiana di quest’isola, così diversa, piena di contraddizioni e probabilmente destinata via via a cambiare nel tempo con le nuove generazioni.

E così, guardandoti intorno, vedi donne che con un secchio lavano i pavimenti e ti ricordi quando tua nonna ti raccontava che si faceva così ai suoi tempi, porte delle case sempre aperte, fino a tarda sera, così da intravedere la vita all’interno di esse, con bimbi che giocano scalzi e mamme che li chiamano per la cena.

Noti un padre che, di buon mattino, saluta il figlioletto, e gli raccomanda di comportarsi bene, anziani signori che si apprestano a lavorare, sotto l’ombra del loro cappello, mentre le nuove generazioni si costruiscono un futuro andando a scuola, con le loro ordinate divise; nel frattempo degli strani personaggi, in un angolo, attendono di essere fotografati, per un soldo in più.

Arriva il pomeriggio e l’atmosfera è ancor più rilassata: i bimbi festeggiano la fine della scuola, mentre chi ha lavorato la mattina, si riposa un po’; due anziane signore, sorridono mentre osservano il tempo che passa, mentre una mamma e una figlia si tengono il broncio per una piccola incomprensione.

La musica fa da contorno a tutto ciò. Gruppi di suonatori, spesso anziani, seduti sui marciapiedi che rievocano grandissimi successi cubani, che raccontano semplici momenti di vita, storie d’amore o di rivoluzione, sempre sorridenti e fieri di quella musica che, seppur antica, è intramontabile.

Gente che cammina, gente che lavora, gente che aspetta, magari una mancia da un turista, o che semplicemente sta seduta sul marciapiede a guardare la vita che scorre inesorabile intorno a loro.

Un bel viaggio in un mondo antico, negli anni 50!

 

Testi e foto di Silvia Pasqual: https://www.facebook.com/silvia.pasqual

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